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Gestione delle crisi

 

Gestione delle crisi a livello federale


Nelle situazioni normali, particolari e straordinarie la condotta a livello federale rimane sostanzialmente invariata. La gestione delle crisi a livello federale deve, da un lato, tenere conto del sistema di governo basato sui dipartimenti e, dall’altro, essere efficiente all’interno di tale sistema. In caso di crisi, i tempi di reazione devono tuttavia essere ridotti mediante adeguamenti del comportamento e dell’organizzazione di condotta. In base alle esperienze maturate nell’ambito di crisi reali nonché agli insegnamenti tratti dagli esercizi di condotta strategica 2013/2017 e dall’Esercitazione della Rete integrata Svizzera per la sicurezza 2014, il Consiglio federale intende affidare a uno dei suoi membri – tendenzialmente a quello il cui dipartimento risulta maggiormente interessato dal punto di vista tecnico – la competenza per la gestione di una crisi concreta, eventualmente in collaborazione con il DDPS, che dispone di diversi strumenti di politica di sicurezza di vasta portata. La competenza può anche essere conferita al dipartimento presidenziale qualora l’evento sia correlato con quest’ultimo dal punto di vista tecnico o nel caso in cui la crisi interessi tutti i dipartimenti.

Il membro del Consiglio federale designato come competente può istituire uno stato maggiore di crisi ad hoc e adeguarlo alle esigenze della situazione. Per fornire supporto al membro del Consiglio federale competente e allo Stato maggiore di crisi ad hoc con apposite infrastrutture e conoscenze sull’attività di stato maggiore, o addirittura per creare il nucleo dello Stato maggiore di crisi, sono inoltre a disposizione lo Stato maggiore federale Protezione della popolazione (per crisi che riguardano in primo luogo la protezione della popolazione, come le catastrofi e le situazioni d’emergenza) e lo Stato maggiore di condotta della polizia (per crisi che richiedono principalmente mezzi di polizia, come minacce terroristiche acute).


Gestione delle crisi a livello cantonale


Anche in caso di crisi i Cantoni operano, per quanto possibile, nel quadro delle loro strutture ordinarie. Tuttavia, quando diverse organizzazioni partner sono impiegate per un lungo periodo nell’ambito di un evento di grande portata, l’organo cantonale di condotta assume il coordinamento delle risorse e assicura il collegamento con gli organi governativi superiori. Coordina e dirige l’impiego della polizia, dei pompieri, della sanità pubblica, dei servizi tecnici, della protezione civile e di terzi (per es. esercito o partner civili), ma la condotta operativa delle forze d’intervento spetta alle organizzazioni di primo intervento. Di regola l’organo cantonale di condotta comprende una direzione, rappresentanti dell’amministrazione e i capisettore della polizia, dei pompieri, della sanità pubblica, dei servizi tecnici, della protezione civile e degli stati maggiori di collegamento territoriale cantonali dell’esercito. Se necessario vengono convocati altri specialisti.

Nell’ambito della polizia i Cantoni collaborano nel quadro di concordati. Quando un corpo di polizia non riesce a far fronte a un evento con i propri mezzi, in una prima fase chiede appoggio all’interno del concordato di cui fa parte. Se ciò non fosse sufficiente subentra l’Accordo IKAPOL, che disciplina i principi per l’aiuto reciproco e le compensazioni finanziarie per gli impieghi intercantonali di polizia. Per dirigere e coordinare la collaborazione in caso di eventi sovraregionali e nazionali che richiedono l’intervento delle forze di polizia (per es. un attentato terroristico), dall’inizio del 2015 è operativo lo Stato maggiore di condotta della polizia: che al momento è uno stato maggiore non permanente della Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali della Svizzera e, all’occorrenza, può attivarsi entro alcune ore.

Per quanto riguarda l’aiuto in caso di catastrofe e l’aiuto in situazioni d’emergenza, di principio si ricorre all’aiuto reciproco; in parte esistono anche accordi regionali. La gestione di eventi catastrofici passati ha mostrato che le forze di condotta e d’intervento dei Cantoni, in particolare i pompieri e la protezione civile, sono in grado di appoggiarsi reciprocamente con rapidità, in maniera efficace e non burocratica e per un lungo periodo.